Al ristorante tuti gli ospiti di un tavolo sono chini sul loro smartphone, per scrivere messaggi o ricevere email da qualcuno che non è presente nel locale. Un’immagine eccessiva? Non proprio, sono molte le situazioni quotidiane in cui si notano persone intente ad utilizzare lo smartphone anche dove non sarebbe per nulla necessario, né opportuno. Alcuni campanelli d’allarme, come ad esempio controllare costantemente il telefono alla ricerca di nuove notifiche, dovrebbero far capire a chiunque di soffrire di dipendenza da smartphone.
Dipendenti da un dispositivo
La dipendenza da smartphone è una vera e propria patologia, che colpisce diversi soggetti. Restare lontani dallo smartphone è impossibile: si continua a controllare lo schermo, anche mentre si guarda un film in TV o si è al ristorante con gli amici. Questa dipendenza è di tipo psicologico e dipende sia dall’utilizzo del dispositivo, che ci consente di avere una totale sensazione di controllo per quanto riguarda il rapporto con gli altri, sia dal ripetere i gesti: tenere in mano lo smartphone e far scorrere il dito sul display, per cancellare un messaggio o altro tipo di compito.
Il risultato lo conosciamo bene tutti, visto che è ormai comune vedere persone che tengono il telefono vicino alle loro mani per tutto l’arco della giornata, anche quando escono con gli amici, vanno al cinema o durante le ore di lavoro. Spostare lo smartphone in una tasca della giacca, o lasciarlo in macchina mentre si va al cinema, sembra impossibile, quasi un gesto da incoscienti.
Guarire da una dipendenza
Quando ci si rende conto di essere dipendenti da un oggetto o da un gesto è importante attivarsi subito per eliminare questa dipendenza. Il designer austriaco Klemens Schillinger ha ideato un dispositivo che potrebbe essere utile per eliminare la dipendenza da smartphone. Per ora tale oggetto non è ancora disponibile sul mercato, si tratta di una replica in plastica di uno smartphone, per dimensioni e sensazione tattile.
Al centro del “dispaly2 in plastica si trovano delle sferette in marmo, che consentono di replicare il movimento dello scorrimento delle dita, proprio come si fa con il telefono quotidianamente. Quando la voglia di prendere lo smartphone e di controllare i messaggi ci assale, potremo afferrare il sostituto in plastica, che non fa null’altro che simulare uno smartphone. Senza però compiere alcuna altra funzionalità.
Cosa fanno gli italiani con lo smartphone
Tra i cittadini della Comunità Europea gli italiani sono tra quelli che maggiormente possono incappare nella dipendenza da smartphone. Questi dispositivi sono infatti i più utilizzati per accedere a internet, visitare i social network, dedicarsi ai giochi di NetBet. Questo fanno gli italiani online, per l’80% del tempo che trascorrono connessi alla rete.
Da alcune ricerche in merito risulta infatti che per la maggior parte del tempo che trascorrono online gli italiani si dedicano all’intrattenimento o all’incontro con altre persone, tramite app di messaggistica, o anche attraverso i tanti social network oggi disponibili, nuove piazze e locali di incontro del terzo millennio. Con il sostituto dello smartphone forse un domani si potrà curare la dipendenza da questo dispositivo.