Addio libri, nel futuro gli insegnanti sono avatar e i testi percorsi digitali. E se vi dicessimo che il futuro è già presente ed è a Roma in viale Regiona Elena, presso la storica sala del Giardino d’inverno dell’Istituto Superiore di Sanità.
I “docenti” di questa straordinaria struttura? Sono i Premi Nobel Rita Levi Montalcini, ma anche Enrico Fermi, Ernst Boris Chain e Daniel Bovet, nella loro versione avatar. Insomma, a raccontare la scienza sono gli ologrammi di chi la scienza l’ha rivoluzionata a suon di studi e scoperte. Inaugurato soltanto lo scorso 21 aprile, sta già suscitando attenzione al livello internazionale essendo il primo museo di questo tipo.
Il percorso è suddiviso in quattro sezioni, al termine delle quali sarà possibile mettersi alla prova attraverso un test interattivo. È stato pensato soprattutto per le scuole ma è adatto anche a chi semplicemente ama la scienza e vuole trovare il modo giusto di insegnarla ai propri figli.
Il museo non è immobile, custode del passato – ha spiegato il presidente Iss Walter Ricciardi – ma un luogo in cui la memoria si anima in maniera interattiva e in cui i personaggi del passato diventano una sorta di Virgilio dantesco per condurre i visitatori all’esplorazione della scienza e della storia custodita nelle teche.
L’idea è arriva per celebrare gli 83 anni di vita dell’Iss, il più antico e grande istituto di sanità pubblica in Europa. Così, gli avatar dei Nobel, dialogando tra loro, introdurranno i visitatori ai temi della scienza, ma si potrà anche sfogliare elettronicamente i libri rari dell’Iss, oltre mille, ed ammirare i 17 disegni anatomici realizzati da Antonio Canova. Insomma, si tratta di un museo altamente interattivo ed esperienziale, che sfrutta le più recenti tecnologie digitali per spiegare con linguaggio comprensibile a tutti il valore della ricerca scientifica e dei suoi frutti.
Progettato e realizzato in collaborazione con Palazzo della Salute secondo i principi che hanno ispirato nel 2015 la realizzazione del MUSME (Museo della Storia della Medicina di Padova), dove la storia delle scienze mediche si sposa con le più avanzate tecnologie multimediali, il Museo dell’ISS nasce per stimolare la partecipazione attiva dei cittadini nell’acquisizione delle conoscenze scientifiche.
I viaggiatori del nostro tempo non si accontentano più di vedere all’interno di un museo solo delle opere, ma vogliono trovarvi gli strumenti per capire meglio e per vivere un’esperienza multisensoriale. Questo museo – è stato il commento del ministro Franceschini – integra oggetti e strumenti multimediali, ed è ideale per le scuole.